RevLite Hoya ConBio è la nuova generazione di Laser Q-Switched, che rappresenta attualmente il riferimento per la rimozione dei tatuaggi e delle macchie pigmentate. Si tratta di un laser in grado di offrire alta efficienza e comfort, con la possibilità di trattare un ampio spettro di colorazioni d’inchiostro per tatuaggi e lesioni pigmentate, oltre a melasma e svariate macchie della pelle ( lesioni pigmentate, lentigo e macchie solari, melasma, Nevo di Ota).
Grazie alla possibilità di regolare il dispositivo su quattro diverse lunghezze d’onda, il laser RevLite è in grado di rimuovere i tatuaggi di quasi ogni colore (ad eccezione del bianco e giallo), i vari colori si cancellano con tempi diversi in particolare: il blu, il nero, il viola e il si cancellano più rapidamente, mentre il verde il rosso e l’azzurro più lentamente.
La sua tecnologia è studiata per erogare energia in modo uniforme, riuscendo quindi a rompere le molecole di inchiostro senza danneggiare il tessuto circostante e minimizzando il danno epidermico.

IL LASER Q-SWITCHED PIÙ EFFICACE E SICURO

Costruito sulla tecnologia Laser Q-Switched originale ConBio ™, Revlite SI è un sistema a più lunghezze d’onda che fornisce efficacia, comfort e potenza superiori. È considerato attendibile dai professionisti di tutto il mondo. (Certificato dalla FDA americana).
Il laser Revlite opera per mezzo dell’azione foto-acustica ed è in grado di erogare maggior potenza attraverso impulsi più brevi e mirati, riuscendo quindi a rimuovere in modo più efficace tatuaggi colorati e lesioni pigmentate, aumentando al contempo il comfort per il paziente durante il trattamento. Si tratta di un progresso di grande rilevanza rispetto ai laser per tatuaggi che operano per mezzo dell’azione foto-termica: al contrario, Revlite risulta più efficace azzerando praticamente il rischio di lasciare cicatrici e danni cutanei.
Il raggio laser colpisce selettivamente il pigmento e determina la polverizzazione dell’inchiostro. Nelle 6 settimane successive al trattamento, le microparticelle di pigmento frammentate dal laser vengono eliminate dalle cellule del sistema immunitario della cute (sistema monocito-macrofagico) e, di conseguenza si ottiene lo schiarimento progressivo del tatuaggio fino alla sua scomparsa nelle successive sedute.

IL NUMERO DELLE SEDUTE NECESSARIE

Il numero delle sedute necessarie è variabile, a far variare il numero dei trattamenti , concorrono più fattori quali la natura del pigmento, vista l’ampia gamma di inchiostri e di materiali pigmentati in commercio, spesso sconosciuta da parte del paziente; la densità e la profondità dell’inchiostro sono tra i fattori più importanti che influenzano l’esito del trattamento, un tatuaggio fatto da poco è più difficile da rimuovere rispetto ad uno di vecchia data, perché la concentrazione del pigmento presente all’interno è sicuramente maggiore nel tattoo più recente; un elemento importante, è anche la capacità fisiologica del sistema immunitario cutaneo del paziente, ovvero quello di fagocitare (divorare ed eliminare) dalla cute, le particelle di pigmento frammentate dalla luce laser.
E’ diverso procedere alla rimozione di un tatuaggio amatoriale o di uno professionale, nell’ultimo caso, infatti, visto le tecniche impiegate dai tatuatori professionisti, sono necessarie un numero maggiore di sedute.
La maggior parte dei tatuaggi amatoriali richiede dai 5-7 trattamenti ogni 40 giorni.
I tatuaggi eseguiti da tatuatori professionisti in genere sono più difficili da rimuovere a causa della profondità di deposizione e della concentrazione dei pigmenti, tendono ad avere una risposta variabile e richiedono una media di 6-10 sedute di trattamento ogni 40/45 giorni.
Alcuni tatuaggi più resistenti (3-5% della casistica) possono richiedere anche un numero maggiore di sedute. Anche se è nel primo trattamento che si nota uno schiarimento più evidente, ciascun trattamento successivo provoca un continuo schiarimento, magari meno evidente.

RIMUOVE ANCHE I TATUAGGI COSMETICI (O TRUCCO PERMANENTE)

Contorno labbra e sopracciglia possono essere eliminati con successo.
Qualche difficoltà la presenta il pigmento color carne, utilizzato soprattutto nei camouflage e per delineare le labbra, poiché può contenere ossido di ferro, e a seguito del primo trattamento laser il colore può diventare nerastro per poi alleggerirsi nelle sedute successive.
Va sottolineato che i pigmenti naturali possono essere rimossi più facilmente rispetto a quelle artificiali e dei pigmenti policromatici (dermopigmentazione composta da più colori).
Vengono poi trattati con ottimi risultati e in pochissimo tempo, spesso solo due/tre sedute, anche i tatuaggi incidentali, dovuti all’ingresso di corpi estranei nella cute, come asfalto, matite o altro.

POSSONO INSORGERE DEGLI EFFETTI COLLATERALI?

Durante la cancellazione dei tatuaggi si ha una reazione immediata al trattamento, che si evidenzia con l’effetto “pop corn”, un segno clinico positivo che prelude allo sbiancamento del tatuaggio .
La forza di questa tecnologia è un’onda acustica di nuova generazione, questo lo rende molto più efficace e meno invasivo sulla pelle, riducendo al minimo il fastidio durante il trattamento ed evitando anche l’effetto di schiarimento noto come “ghost” o “tatuaggio fantasma”.
Il laser attraversa la pelle, senza provocare sanguinamento o cicatrici, e dispone inoltre di un sistema di raffreddamento cutaneo ad aria che attenua la sensazione di bruciore.
Una volta terminata la seduta si può riprendere immediatamente le attività lavorative e sociali.
I giorni successivi, il paziente deve applicare creme antibiotiche e idratanti e deve evitare traumi e sfregamenti nell’area sottoposta al trattamento laser.
La rimozione si può eseguire anche nel periodo estivo, anche su pelle abbronzata. Dopo il trattamento laser non è permessa l’esposizione al sole dell’area trattata per circa 2 settimane.